Auto elettrica Ford Mustang Mach-e rossa che viaggia su una strada del nord Europa

Dall'Italia a Capo Nord: con l'auto elettrica (e l'app Enel X Way) si può

Coprire lunghe distanze per ammirare alcuni tra i paesaggi più belli e suggestivi d’Europa, da Bergamo fino al Circolo Polare Artico e oltre, a bordo di un’auto elettrica. Per riuscirci “basta” solo un po’ di pianificazione, scaricare l'App Enel X Way, l’applicazione per trovare, prenotare e gestire le infrastrutture di ricarica più vicine, e tanta passione per i viaggi, in elettrico ovviamente. Proprio come quella di Luca Sterpa, Buyer in Distribuited Energy per Enel X , che già all’inizio dell’estate ci aveva raccontato il bel tour della Sicilia, a bordo della sua e-car.

“L’assenza di rumore aiuta molto ad alleggerire il viaggio: per me è stato un grande plus”, osserva Sterpa. Ancora una volta, l’auto del suo lungo viaggio è stata la Ford Mustang Mach-e, il suv elettrico della Ford che trae ispirazione, per stile e sportività, dall’iconica Mustang. Il suo esemplare, dotato di una batteria da 99 kWh, garantisce lunghe percorrenze, che riducono al minimo l’ansia da colonnina. Un’ansia che non trova riscontro nella realtà: già oggi, con migliaia d’infrastrutture di ricarica presenti sul territorio italiano (di cui Enel X Way è il principale fornitore, con oltre 16.100 charging point installati nella Penisola) e nel resto d’Europa, è difficile rimanere “a secco” d’elettricità.

Foto di una strada del nord Europa dall'interno di una Mustang elettrica
E non è necessario essere troppo meticolosi nella pianificazione: “La programmazione dell’itinerario serve più che altro per capire se il viaggio sia possibile o se si possono riscontrare dei problemi lungo il tragitto”, le parole di Sterpa. In fondo, parliamo della stessa necessità di chi deve affrontare un lungo viaggio con un’auto tradizionale, così come quella di fare il pieno: prima della partenza da Bergamo, Sterpa ha ricaricato la vettura sfruttando la charging station da 100 kW presente nel parcheggio del McDonald’s di Dalmine. Si tratta di una delle tante infrastrutture di ricarica installate nei pressi dei fast food americani a seguito degli accordi tra Enel X Way e la divisione italiana della nota catena di ristorazione americana, replicati anche in Spagna.
Palazzo della Pace, L'Aja

Dall’Italia Sterpa, con moglie e bambine, è partito alla volta dell’Olanda per arrivare a L’Aja. Prima una sosta di ricarica al McDonald’s alle porte di Bergamo, quindi si prosegue verso la città che si affaccia sul Mare del Nord, dove è possibile entrare in contatto con lo splendido complesso architettonico dallo stile gotico e rinascimentale noto come Binnenhof, cioè la sede del Parlamento olandese. In occasione della sosta di due giorni nei Sterpa e la sua famiglia hanno potuto ammirare i capolavori del Mauritshuis, il celebre museo de L’Aja dov’è custodito il dipinto noto “La ragazza con l’orecchino di perla” di Jan Vermeer, per poi effettuare una visita al “Madurodam”, l’equivalente olandese della nostra “Italia in miniatura”. E c’è stato anche il tempo per una tappa ad Amsterdam, per una visita al Museo Van Gogh.

Di nuovo in viaggio da L’Aja, Sterpa, in carovana con la Tesla Model S di un amico olandese, si è diretto verso le Pietre di Åle, il celebre complesso di megaliti del Sud della Svezia, di fatto la “Stonehenge” scandinava. Verso Nord, è stata poi la volta di Stoccolma, la capitale svedese, dove è sempre d’obbligo una visita all’isola di Gamla Stan, la città vecchia, con la sua piazza principale (“Stortorget”) dai caratteristici edifici color pastello. Ancora più a Nord, rimanendo nella contea di Stoccolma, la cittadina di Sigtuna ha offerto ai nostri moderni turisti suggestive visuali del lago Mälaren, tra i più grandi dell’Europa Settentrionale.

Luca insieme ai suoi cani husky davanti alle Pietre di Åle, in Svezia
E proprio in quest’antico borgo svedese si ha testimonianza della prima comunità cristiana della nazione, soprattutto grazie alla presenza delle rovine della chiesa di Sant’Olaf, costruita nel XII secolo. 
Auto elettrica Mustan in ricarica ad una struttura di ricarica trovata con l'app JuicePass

Arrivare fin qui, a quasi 2.200 chilometri da Bergamo (deviazioni escluse), ha ovviamente comportato molteplici soste per la ricarica della Mustang Mach-e, oltre che della Model S al seguito, senza mai incorrere in grandi inconvenienti. Il merito va anche alla nostra App Enel X Way, collegata ad oltre 220 mila punti di ricarica in tutto il mondo, grazie agli accordi d’interoperabilità che consentono il rifornimento di energia anche da infrastrutture di operatori diversi da Enel X Way. Il tutto con un’unica registrazione: comodo, vero?

Nei lunghi viaggi, del resto, le soste non sono mai un fastidio, e possono essere l’occasione per sgranchirsi le gambe, consumare un pasto o, più in generale, recuperare le energie: “Le soste non pesano affatto, anzi, rendono il viaggio più godibile”, sottolinea Sterpa. A maggior ragione quando le stazioni sono di tipo ultrafast: “La quasi totalità delle ricariche è avvenuta sopra i 150 kW, una o due forse a 50 kW, e ho fatto delle ricariche lente solo perché ce n’era l’occasione”. Come negli alberghi, le cui wallbox risultano molto utili se si trascorre lì la nottata.

Tornando al viaggio verso Capo Nord, l’itinerario ha poi comportato l’attraversamento della Lapponia, di certo uno dei passaggi più suggestivi: “Ogni volta che si attraversava una collina non si faceva altro che vedere un’infinita distesa di boschi di conifere”, testimonia Sterpa. “Sicuramente questo paesaggio mi ha fatto pesare molto meno tutte le ore di viaggio”. Un panorama peraltro mutevole: “Avvicinandosi sempre più a Capo Nord, si assiste a un cambio di scenario con una distesa più brulla, con la vegetazione che pian piano si riduce quasi a dei cespugli”.

Luca con il suo cane husky a Capo Nord, su un altopiano a ridosso del mare
L’arrivo a Nordkapp, nell’estremo Nord della Norvegia, è stata peraltro l’occasione per un’escursione nel villaggio di Skarsvag, tra le comunità di pescatori più a Nord del Mondo. Qui si staglia la Kirkeporten, la “Porta della Chiesa”, un arco roccioso così chiamato per la sua caratteristica forma, affacciato sul mare. Ma, in realtà, è tutta l’isola di Mageroya a essere particolarmente suggestiva: “Sembra di stare in un paesaggio surreale, soprattutto con il crepuscolo sullo sfondo”. 
Paesaggio dell'isola di Magerøya in Norvegia, visibili i fiordi sul mare

Dopo Nordkapp, per i nostri viaggiatori è stato il momento di tornare verso Sud. Non senza alcune tappe intermedie: rimanendo in Norvegia, si è passati per l’arcipelago delle Isole Lofoten, restando abbagliati da Svolvær, la più antica cittadina del Circolo Polare Artico. Sempre in Norvegia, c’è stata la possibilità di visionare due splendidi esempi di “stavkirke”, le caratteristiche chiese medioevali di legno. La prima, quella di Borgund, è la più antica del Paese, tanto da essere oggi riconosciuta come Patrimonio dell’umanità dall’Unesco; l’altra è invece nella località di Laerdal e viene considerata tra le meglio preservate in Norvegia.

Inoltre, prima ancora di concludere le tappe norvegesi a Oslo, è rimasto giusto il tempo per guardare lo splendido fiordo di Aurland dal suggestivo belvedere di Stegastein, a 650 metri d’altitudine. Parliamo delle mete conclusive del viaggio di Sterpa, che, dopo un ulteriore passaggio a L’Aja, è tornato con la sua famiglia a Bergamo a circa tre settimane dall’inizio di questa fantastica avventura. Un viaggio divertente e mai stressante, con migliaia di chilometri affrontati nel silenzio di marcia della Mustang Mach-e, peraltro con bassi costi di gestione. Un modo diverso per ammirare il mondo e rispettarlo, perché la mobilità elettrica è anche e soprattutto una scelta sostenibile, che noi di Enel X Way adottiamo quotidianamente. Un viaggio elettrico dopo l’altro.