In vacanza con Enel X Way: il tour della Sicilia in auto elettrica

Da Messina il tour completo della costa siciliana: un nuovo viaggio reso possibile dalle nostre infrastrutture di ricarica.
Dopo aver viaggiato da Roma alla Puglia e da Milano alla Riviera Ligure, senza dimenticare il tour della Sardegna, è arrivato il momento di dedicarci a un nuovo capitolo della rubrica “In vacanza con Enel X Way” e raccontarvi passo dopo passo il nostro suggestivo itinerario in auto elettrica alla scoperta delle bellezze della Sicilia, grazie alle infrastrutture di ricarica di Enel X Way. La vettura che ci conduce lungo questo percorso è una Volkswagen ID.3 con batteria da 58 kWh, che ben si presta anche a lunghe percorrenze fuori dai centri urbani. Parliamo del veicolo a batterie di segmento C più venduto in Italia, peraltro acquistabile sfruttando gli incentivi 2022 per le auto elettriche, con un risparmio fino a 5.000 euro.

Energia in Sicilia

La partenza avviene da Messina, tappa obbligata per i tanti vacanzieri che arrivano dalla Calabria in traghetto, con L’auto carica al 90% grazie alle infrastrutture di ricarica Fast di Enel X Way presenti nel comune siciliano. Proprio con la Regione Sicilia, Enel X Way ha stipulato una convenzione che porterà ad installare, entro dicembre 2023, ben 320 infrastrutture di ricarica sull’isola (40 delle quali già operative), di cui 80 di tipo JuicePump, che permettono la ricarica Fast a corrente continua e 240 di tipo Waypole, a corrente alternata, raggiungendo così complessivamente un numero di oltre 1.600 punti di ricarica.

Verso le spiagge

Tornando al nostro viaggio, ci dirigiamo verso Cefalù, dove arriviamo dopo un’ora e 45 minuti e poco più di 160 km di percorrenza. Qui approfittiamo della stazione HPC da 100 kW di Enel X Way in via Giudecca, per portare la carica dal 37% all’80% in circa 20 minuti. Volendo, c’è la possibilità di mangiare qualcosa negli adiacenti locali con tavoli all’aperto affacciati sul mare. Con altri 5 minuti di auto è possibile raggiungere il centro della località per scoprire i suoi maggiori punti d’interesse, tra cui lo splendido lungomare ed il Duomo di Cefalù, anche noto come cattedrale della Trasfigurazione.

Rotta sul capoluogo

Percorrendo altri 67 km si raggiunge Palermo, capoluogo e gioiello artistico e culturale, nonché storico crocevia di popoli del Mediterraneo. Qui possiamo ammirare la famosa piazza Pretoria, o piazza della Vergogna, così chiamata per la presenza di varie statue di nudo a ornamento della magnifica fontana. O, ancora, la cattedrale della città, caratterizzata da un mix di stili architettonici, la chiesa di San Domenico e il teatro Politeama Garibaldi. A Palermo, peraltro, potremmo effettuare una ricarica della vettura in alternativa a quella di Cefalù, magari sfruttando una delle 15 fast Enel X Way installate nel comune o la stazione HPC Enel X Way a Carini presso il Centro Commerciale Poseidon, provvista di 2 infrastrutture di ricarica da 300kW.

Secondo rifornimento

Fatto il pieno di cultura e bontà culinarie, siamo di nuovo in viaggio alla volta di San Vito Lo Capo, che si raggiunge dopo poco più di 100 km di marcia. Lo sconfinamento in territorio trapanese ci consente di ammirare le celebri spiagge dal bianco caraibico, nonché il santuario dedicato a San Vito, di fatto una famosa chiesa-fortezza. Per raggiungere Trapani, sulla costa occidentale, dove potremmo anche decidere di imbarcarci per le isole Egadi, bisogna invece coprire altri 35 km in circa 40 minuti. Nella città dei due mari sono tanti i punti di interesse, come la cattedrale di San Lorenzo, il Santuario dell’Annunziata, dove è collocata la statua della Madonna di Trapani, il palazzo Senatorio e il caratteristico mercato del pesce dell’omonima piazza. A questo punto, ricarichiamo l’auto: dopo meno di 25 minuti e 14 km di percorrenza, arriviamo alla stazione HPC di Enel X Way della frazione di Rilievo, nello stesso comune di Trapani. Grazie alle infrastrutture di ricarica presenti, con potenze fino a 150kW, servono poco più di 30 minuti per riportare la carica sopra l’85%. Volendo, non manca la possibilità di prendere un caffè o consumare un pasto veloce presso uno dei vicini punti di ristoro.

Terra di intellettuali

Ricaricata la vettura, ci mettiamo in viaggio verso il sud dell’Isola, toccando Mazara del Vallo, Sciacca e Porto Empedocle, dove arriviamo con il 48% della carica residua. Anche qui abbondano i punti d’interesse: dalla vicina riserva naturale della Scala dei Turchi, famosa per il suo sperone ondulato di marna bianca, ai luoghi in cui sono state girate numerose sequenze della fiction “Il Commissario Montalbano”, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri. A tal proposito, proprio da qui è possibile avventurarsi nella celebre strada statale 640, nota come la strada degli scrittori, così chiamata perché si articola lungo i luoghi amati, vissuti e raccontati da Luigi Pirandello, nato a Porto Empedocle, e dallo stesso Andrea Camilleri, ma anche da Leonardo Sciascia, Tomasi di Lampedusa e altri intellettuali che hanno reso grande la Sicilia. In questo caso potremmo proseguire fino a Caltanissetta, per poi dirigerci di nuovo verso il versante meridionale dell’isola, o addirittura addentrarci ancora nell’entroterra fino ad arrivare sulla costa orientale, in entrambi i casi sfruttando le stazioni HPC lungo la strada.

L’ultimo pit stop

Il nostro percorso ordinario, tuttavia, prevede di proseguire lungo la costa meridionale, per poi fermarci a Marina di Ragusa, dove si arriva dopo 2 ore e 10 minuti e circa 135 km di percorrenza da Porto Empedocle. Qui possiamo portare l’autonomia della nostra ID.3 dal 13% al 90% in circa 45 minuti grazie alla stazione HPC Enel X Way da 100 kW di via Chioggia, a pochi metri dal mare. Anche qui non mancano punti di ristoro nelle vicinanze, dove potersi rilassare e mangiare direttamente in spiaggia presso uno dei lidi del litorale.

Mare e acqua dolce

Dopo la sosta di Marina di Ragusa abbiamo abbastanza carica da permetterci di tornare a Messina senza problemi. Potremmo tuttavia pur sempre goderci altre tappe a Marina di Modica (35 minuti e 23 km dall’ultima fermata) e Fontane Bianche (altri 50 minuti e 55 km), una frazione di Siracusa così chiamata per le varie sorgenti di acqua dolce che sgorgano nel fondale marino. Proprio qui è possibile fermarsi per ricaricare la vettura. Nonostante l’autonomia residua ci consentirebbe di giungere fino al traguardo, la tentazione è piuttosto forte, vista la presenza di una stazione HPC Enel X Way in Viale dei Lidi, dove potremmo caricare l’auto con una potenza fino a 150 kW.

Mete finali

Lo stesso vale per la successiva tappa di Catania (meno di 40 minuti e 55 km): nei pressi del capoluogo etneo – dove sarebbe un sacrilegio perdersi il Duomo dedicato a Sant’Agata e, sulla stessa piazza, la celebre statua dell’Elefante, simbolo della città – potremmo approfittare della stazione HPC Enel X Way da 150 kW, provvista di quattro punti di ricarica, per aumentare in tempi rapidi l’autonomia della nostra ID.3. Ma, come già detto, possiamo farne a meno: abbiamo ancora energia a sufficienza per toccare la tappa di Taormina con il suo Teatro Greco, prima di arrivare a Messina, dove è iniziato e si conclude il nostro tour della Sicilia. In totale, abbiamo percorso ben 932 km lungo tutto il versante costiero della Sicilia, con sole tre soste di ricarica, approfittando dei consueti break di viaggio.

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