25 novembre 2022

Si chiude in Uruguay il campionato Extreme E 2022

Si è conclusa in questo weekend la seconda stagione del campionato Extreme E, con l’inedito appuntamento di Punta del Este, in Uruguay. L’Energy X Prix – questo il nome della quinta e decisiva sfida del 2022 – ha visto i 10 team sfidarsi con i SUV elettrici nelle giornate del 26 e 27 novembre, sancendo l’assegnazione del titolo mondiale al team X44 di Lewis Hamilton (86 punti), con la leggenda del rally Sébastien Loeb e Cristina Gutiérrez. E soprattutto grazie all’energia di Enel X Way, Official Charging Partner di questa kermesse elettrizzante. 

Squalifiche decisive e svolte inaspettate in pista

Diversi i colpi di scena, soprattutto alle vette della classifica. Nonostante abbia concluso la tappa al terzo posto, piazzandosi alle spalle dei team ABT Cupra e Neom McLaren, rispettivamente primo e secondo, la scuderia X44 è riuscita a conquistare il titolo iridato grazie alla squalifica del team RXR, in testa alla classifica. La scuderia di Nico Rosberg, infatti, non ha potuto partecipare alla Final Race di domenica, quindi alla fase conclusiva dell’Energy X Prix, come sanzione per l’eccessiva presenza di suoi meccanici nella Switch Zone, l’area dove i piloti, due per ogni team, si avvicendano al volante. La X44 si è dunque imposta con 86 punti, precedendo di due lunghezza la RXR mentre sul gradino più basso del podio riservato alle scuderie ha trovato spazio l’Acciona Sainz con 66 punti. 

Divertimento sostenibile a bordo dei SUV elettrici

Com’è facile intuire, quelle andate in scena durante lo scorso weekend sono state due giornate all’insegna del divertimento e della sostenibilità: i drivers di questi portentosi SUV elettrici hanno sfrecciato a pochi passi dalle acque dell’immenso Oceano Atlantico, riponendo come sempre una grande attenzione ai rischi ambientali del globo. Il campionato di Extreme E, infatti, è stato ideato da Alejandro Agag, patron della Formula E, soprattutto per sensibilizzare gli appassionati di motori e di e-motorsport alla tematica dei rischi ambientali, da cui diverse aree del nostro pianeta sono state fortemente colpite. Anche in questa stagione, Extreme E si è rivelato un format di grande successo, contraddistinto da diversi momenti mozzafiato, pura adrenalina in pista che ha visto il susseguirsi di un pilota uomo e donna, per ciascuna scuderia in gara, nel pieno rispetto della gender equality

Magnifici SUV elettrici

Come in ogni tappa, sono stati ben 20 i piloti impegnati alla guida dei muscolosi SUV elettrici della kermesse, gli Spark Odissey 21, capaci di affrontare pendenze del 130%. Realizzati dalla Williams Advanced Technology, con possibilità di personalizzazione della carrozzeria di fibra di carbonio, sono dotati di due motori elettrici da 340 CV ciascuno, per una potenza complessiva di sistema di 550 CV e una coppia massima di 920 Nm. Quanto basta per garantire a queste auto un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi e riprese mostruose. 

Soluzioni di ricarica Enel X Way

La ricarica delle batterie al litio da 40 kWh avviene grazie alle nostre infrastrutture sviluppate ad hoc, le Enel X Way JuicePump 50 Race Edition. Ben 10 sono state quelle impiegate in questa tappa sudamericana, cioè una per ogni team, mentre altre due charging station sono state collocate nelle tende di controllo, nel pieno della sostenibilità. Del resto, la sostenibilità è alla base del campionato Extreme E, che nulla lascia sul campo al termine di ogni tappa, peraltro riciclando o destinando ad altri usi ciò che non è più necessario. Sono esempi di questa attenzione all’ambiente l’Explorer Lounge, una struttura non invasiva ideata in gran parte con legno e materiali riciclati, montata e rimossa senza danni per l’ambiente, ma anche la St. Elena: di fatto un mega paddock mobile, è una nave del tutto ricondizionata per essere più ecologica ed efficiente, impiegata dall’organizzazione per trasportare tutte le vetture e le strutture della competizione. 

Proteggere i mari e l'ambiente: i progetti Legacy

La scelta dell’Uruguay come sede del quinto e ultimo X Prix di stagione (ben due sono quelli andati in scena in Sardegna lo scorso giugno) non è stata casuale: il 98% dell’energia prodotta qui proviene da fonti rinnovabili. Ecco perché l’organizzazione ha fatto visita in questi giorni a un grande parco eolico dell’Uruguay, paese in cui la forte dipendenza dall’agricoltura e le coste basse rendono ancor più problematici gli eventi meteorologici estremi e l’innalzamento del livello del mare. E a proposito di acque marine, il campionato Extreme E ha deciso di supportare in questo territorio le attività dell’Organizzazione per la conservazione dei cetacei (OCC), nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione tra la popolazione e le istituzioni scolastiche. Grazie al sostegno di questo nuovo legacy project, verrà migliorato il catalogo di identificazione fotografica delle balene dell'OCC, fondamentale per tracciare e monitorare i dati sulle balene nelle acque uruguaiane. Il mantenimento delle biodiversità è peraltro necessario anche per la tutela delle altre specie, come foche e leoni marini, che proprio a Sud di Punta del Este, nell’Isla de Lobos, trovano la loro principale colonia riproduttiva dell’emisfero meridionale. 

 

Il calendario Extreme E 2023

Quello andato in scena nel weekend è solo un arrivederci alla terza stagione del campionato Extreme E, di cui è appena stato svelato il calendario ufficiale, con la novità della tappa britannica. Queste le tappe previste per la prossima stagione, la terza della categoria dei rally elettrici:

  • 11-12 marzo - Arabia Saudita (Desert X-Prix)
  • 13-14 maggio – Scozia (Ocean X-Prix)
  • 8-9 luglio - Italia  (Island X-Prix)
  • 16-17 luglio - Brasile o USA (TBC X-Prix)
  • 2-3 dicembre – Cile (Copper X-Prix)

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