Un suv durante una gara di Extreme E

Il campionato Extreme E sbarca in Cile

Per la prima volta il campionato dedicato ai Suv elettrici fa tappa in Sud America in una location spettacolare: il deserto di Atacama.

Pubblicato il: 21 Settembre 2022
Il campionato Extreme E sbarca in Sud America per la prima volta e lo fa in grande stile con una gara che si preannuncia spettacolare, anche per merito della sua location. Le gare infatti si disputeranno il prossimo 24 e 25 settembre nei dintorni di Calama, piccola città mineraria del Cile, nel pieno del deserto di Atacama, nella Regione di Antofagasta. Per quanto il campionato abbia già una certa familiarità con il continente sudamericano grazie al programma Legacy in Amazzonia, è la prima volta che le gare verranno disputate in terra sudamericana. Come sempre Enel X Way sarà in prima fila sulla griglia di partenza, in qualità di Official Smart Charging Partner, ovvero come fornitore ufficiale delle infrastrutture di ricarica dei SUV elettrici in gara.

La formula vincente di Extreme E

Quella cilena è la quarta tappa della seconda stagione di Extreme E, competizione nata da un’idea di Alejandro Agag, patron della Formula E. Extreme E è un–Eco Rally che combina l’adrenalina, il divertimento e la passione degli sport automobilistici con la sensibilizzazione sui temi della conservazione dell’ambiente e della sostenibilità energetica. Partita dall’Arabia Saudita con il Desert X Prix del 19 - 20 febbraio 2022, la carovana del campionato Extreme E è passata anche dall’Italia, per la precision in Sardegna, dove si sono disputate le due Island Prix Island X Prix (6-7 e 9-10 luglio 2022). A questa edizione del campionato partecipano 10 team, per un totale di 20 membri, alcuni dei quali vere leggende degli sport automobilistici, come Carlos Sainz, 2 volte campione del mondo di rally e 3 volte vincitore della Parigi - Dakar e Sébastien Loeb, 9 volte campione FIA World Rally. Gli equipaggi sono misti, nel pieno rispetto della gender equality, per cui in ogni abitacolo siederanno una donna e un uomo, che si sfideranno il sabato in sessioni di qualifica, mentre la domenica andranno in scena 3 semifinali, fino alla sfida decisiva tra i migliori due equipaggi, visibile in Italia su Canale 20, DAZN e Sportmediaset.it. Anche tra i proprietari dei team non passano inosservati grandi nomi dell’automobilismo di oggi e di ieri come Nico Rosberg, Jenson Button e Lewis Hamilton. 

 

I veicoli utilizzati per il campionato sono SUV elettrici realizzati dalla Williams Advanced Technology, personalizzabili a livello di carrozzeria da ogni scuderia, spinti da due unità elettriche da 340 CV ciascuna, per una potenza di picco di 550 CV e una coppia massima di 920 Nm, alimentate da una batteria da 40 kWh. Notevoli le prestazioni: questi mezzi raggiungono i 100 km/h in soli 4,5 secondi e sono in grado di superare pendenze del 130% sui più diversi terreni.

Gareggiare in un contesto naturale estremo

Caratteristiche che saranno necessarie per affrontare le condizioni estreme della tappa cilena. Denominata “Copper X Prix”, la gara si svolgerà nel cuore del deserto di Atacama, il luogo più arido della terra, dove la scarsità d’acqua e le condizioni climatiche metteranno a dura prova piloti e tecnici. Quest’area, situata a nord della capitale, Santiago, è storicamente legata all'attività mineraria. In particolare, a partire dalla metà del XIX secolo, si è sviluppata l’estrazione del rame, che recentemente ha intrapreso un percorso di innovazione e sostenibilità. Le miniere di rame caratterizzano l’economia e il paesaggio della regione; basti pensare che tre delle più importanti miniere di rame al mondo si trovano entro 50 km da Calama, una piccola città mineraria situata sul fiume Loa in una regione estremamente arida.

 

Proprio in quest’area, a circa un’ora di distanza dalla cittadina e nei pressi della miniera Centinela di Antofagasta Minerals, si trova il campo di gara di Extreme E. Il terreno è caratterizzato da materiale soffice ricoperto di frammenti di roccia di varie dimensioni su cui e stato tracciato un percorso con frequenti cambi di quota, curve veloci aperte, curve strette e rettilinei.

La sostenibilità al primo posto

Nell’area del percorso di gara verrà realizzata anche l’Explorer Lounge, che incarna i principi di sostenibilità di Extreme E. L'Explorer Lounge è una struttura non invasiva che può essere costruita, utilizzata e rimossa senza lasciare danni durevoli all’ambiente ed è realizzata per la maggior parte con legno e materiali riciclati. Al termine dell’evento nulla resta sul campo e tutto viene riciclato o destinato ad altri usi. Per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, tutte le vetture e le strutture al servizio dei vari appuntamenti Extreme E vengono trasportate a bordo della St. Elena, una nave totalmente ricondizionata con tecnologie che l’hanno resa più ecologica ed efficiente.

 

D’altra parte le tematiche ambientali, la conservazione del pianeta, la lotta al riscaldamento globale sono tra le tematiche principali legate a Extreme E, che investe sull’idea che la mobilità elettrica possa essere un fattore di inversione di rotta.

Le soluzioni di ricarica firmate Enel X Way

Un ruolo importante, in questo senso è quello giocato da Enel X Way, che fornisce le infrastrutture di ricarica per questi SUV elettrici in gara, le la JuicePump 50 Race Edition. Si tratta di una stazione di ricarica da 50 kW di potenza, sviluppato interamente dal team Enel X Way e destinato unicamente a queste competizioni, che garantisce la fornitura di energia pulita. I caricatori di ultima generazione sono stati sviluppati e ottimizzati dal nostro team di ingegneri, che durante gli appuntamenti della rassegna iridata è sempre impegnato a fornire assistenza e supporto alle scuderie in gara.

Extreme E legacy: proteggere la biodiversità

Il Cile è uno scrigno prezioso per quanto riguarda la biodiversità: delle 5.100 specie di flora e fauna presenti nel Paese, più di 2.500 sono endemiche, cioè non si trovano da nessun’altra parte nel mondo. Nonostante il deserto di Atacama sia un luogo estremamente arido e almeno apparentemente inospitale, custodisce anch’esso tasselli di questa biodiversità che fanno del Cile un paese speciale. 

Un caso emblematico è quello della rana Loa, una rana acquatica in pericolo di estinzione endemica di un piccolo ruscello a Ojo de Apache nei dintorni di Calama. In seguito alla distruzione del suo habitat prima del 2019 a causa di attività minerarie, agricole e immobiliari, i 14 esemplari di rana rimasti sono stati salvati e portati in cattività per evitare l'estinzione della specie. Poiché hanno una pelle permeabile, le rane sono molto sensibili agli agenti inquinanti e, vivendo sia sulla terraferma che in acqua, sono un buon indicatore della salute di questi due diversi ambienti. Inoltre, gli anfibi svolgono importanti ruoli ecologici tra cui il controllo dei parassiti degli insetti e contribuiscono alle reti alimentari. La loro scomparsa può causare impatti sistemici, sia in ambiente acquatico che terrestre.
Negli ultimi tre anni, lo zoo nazionale di Santiago ha lavorato a un piano di allevamento e recentemente ha annunciato la nascita di 200 rane. Extreme E – nell'ambito delle attività di legacy project - lavorerà a fianco del Museo di Storia Naturale e Culturale del Deserto di Atacama e sosterrà la preparazione dell'habitat e la reintroduzione del Loa Frog a Calama nei prossimi mesi.